Sul ponte interrogativo tutti ballano / libro

 

 


Callout 1: dalla IV pagina di copertina

 

  - Ogni domanda è un ponte, e ogni risposta è un approdo. In mezzo c’è il viaggio delle nostre emozioni sospese, che “ballano” sul “ponte interrogativo” in attesa di compimento.

E in questi racconti di Silvana Matozza l’arrivo sta sempre nel contatto che attraverso quel ponte si stabilisce con gli altri.

     Incontro non come occasionale ritrovarsi, ma quale momento di  conoscenza e di crescita. Proprio per questo mai casuale ma frutto di un preciso modo di guardare il mondo, che è poi anche un modo di raccontare: il punto di vista di una voce narrante dall’identità chiara, ma pronta ad accogliere nella pagina anche voci diverse. Dalle parole spaurite della bimba Rossettina al parlato colloquiale di un autista umbro, dai risentiti luoghi comuni di un marito lasciato agli accenti stranieri di Afi e Ali, fino al “ cri cri” di una cicala e al “ du du” di una cantante jazz.

    Al ritmo di questi e altri suoni Sul ponte interrogativo tutti ballano con la propria umanità, la propria storia personale e anche il proprio essere sociale. E attraverso uno sguardo tenero e sempre pronto a sorprendersi, questi undici pezzi si svolgono secondo un ordine che è quello cronologico della loro scrittura, ma al tempo stesso allusivo: la diversità è un fatto normale. A noi renderla un’occasione di riconoscimento -

                                                                          

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