UN PONTE DI SUONI TRA EPOCHE E GENERI
DEEP E SUITE FOR CELLO E JAZZ PIANO TRIO
Aula Magna dell’Università La Sapienza
Il pubblico ha assistito a un concerto brillante e spiritoso come un libro di Raymond Queneau: sorta di Esercizi di stile composti di frasi musicali invece che di parole. Con la batteria, al centro del palco e di un quartetto eterogeneo, classico e jazz insieme, Roberto Gatto, figura di spicco del jazz italiano, ha interpretato la musica di Claude Bolling, eclettico autore di colonne sonore di cinema, nonché compositore, arrangiatore, jazzista. Gli altri componenti del quartetto, Gilda Buttà al pianoforte ( interprete principale del repertorio pianistico di Ennio Morricone), Luca Pincini al violoncello ( primo violoncello in molte orchestre di rilievo nazionale e solista: insieme la coppia ha intrapreso l’esperienza del Cello e Piano Project), Luca Bulgarelli al contrabbasso.
In apertura le note di tango, depurate dal dramma, ironiche , di Deep, pezzo firmato da Gatto e arrangiato da Dino Piana, eseguito in anteprima nella versione con piano e violoncello. Subito dopo con Bolling in una breve lezione, non paludata, di storia della musica, diverse epoche e atmosfere riproposte in modo originale, hanno dialogato con i suoni del jazz. Un concerto in sei movimenti, come nella tradizione bachiana: Baroque in Rhythm dove il titolo è programma, Concertante, il trascinante Gaalop. Ballad, Romantique, Cellofan per i fans del cello. Non un’operazione di contaminazione tra generi come potrebbe apparire, ma alternanze, un aprirsi e chiudersi di finestre, ora il jazz e ora lo stilema di turno. Senza che il passaggio venga avvertito con fastidio. Anzi, gustando la sensazione di rapidi viaggi nel tempo, di andare e poi tornare, e poi cambiare scenario nuovamente senza sforzo. Attraverso un gioco-dialogo delle coppie di musicisti, quella “classica” e l’altra jazz che dettano e si cedono il ruolo di protagonisti. In un gioco intellettuale ed estetico forse un po’ freddino, ma raffinato e molto godibile.
Silvana Matozza, Guido Bonacci
Articolo pubblicato sulla rivista di cultura e spettacolo Vespertilla, anno V n° 1- Gennaio/Febbraio 2008
Le foto nella pagina sono di S. Matozza, G. Bonacci