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Agli austriaci HI5 l’European Award del Tuscia in Jazz

Oltre 10.000 presenze a Bagnoregio nei 15 giorni del programma

     Il gruppo jazz austriaco HI5 vince l’European Award del Tuscia in Jazz

Sono stati i giovani talenti del gruppo austriaco “HI5”, ad aggiudicarsi domenica, a  notte fonda, l’edizione 2013 dell’European Award, ambitissimo premio internazionale assegnato ormai da sette anni dal Tuscia in Jazz ai più promettenti musicisti jazz della scena internazionale, che prevede anche l’incisione la produzione di un disco. Il successo della band è stato rafforzato, inoltre, dal riconoscimento ottenuto da Criss Norz, batterista del gruppo, che si è aggiudicato il  premio “best new talent”, messo in palio da Metaenergia, azienda energetica sponsor della manifestazione che, attraverso “Metaenergia4Jazz”, ha scelto di investire sui musicisti emergenti proposti dal Tuscia in Jazz.

L’ingrato compito di selezionare i vincitori, tra gli 8 gruppi rimasti in gara dopo una scrematura durata mesi, che ha visto la partecipazione di circa 80 band provenienti da ogni dove,  è toccato a una giuria d’eccezione composta da: Kurt Rosenwinkel, Aaron Parks, Aldo Bassi, Rosario Giuliani, Maria Neckman, Eric Revis, Justin Faulkner, Mauro Dolci, Italo Leali, Luca Ciccioni, Ernesto Bruziches.

Al secondo posto, sempre nella categoria “gruppi”, si è piazzato il milanese “Giovanni Agosti Trio”, mentre al terzo posto si è classificato il “Joe Midnights Space Trio”, di Belforte all’Isauro.

Per quanto riguarda, invece, i migliori musicisti, Giovanni Agosti si è aggiudicato il premio come miglior pianista; Matteo Prefumo il titolo di miglior chitarrista; Marco Rottoli ha vinto tra i bassisti; il viterbese Dario Panza è risultato miglior batterista.

“Anche quest’anno il premio ha proposto il meglio del jazz italiano ed Europeo della nuova generazione, rappresentato dai giovani artisti che hanno preso parte alle finali di Bagnoregio – sottolinea soddisfatto il direttore artistico del festival, Italo Leali – quella a cui abbiamo assistito è stata, senza dubbio, una delle migliori edizioni di sempre, pure in virtù del calore del pubblico, della sua competenza, e dell’incomparabile bellezza delle location scelte. Non a caso Metaenergia, che assieme alla grappa Zanin, altro nostro sponsor storico, ci sostiene, ha deciso non solo di investire sui nostri giovani, ma anche di proseguire nella collaborazione anche per il prossimo anno, come ha ribadito il direttore della comunicazione nel corso della cerimonia di premiazione. Vorrei, infine, ringraziare Bagnoregio. Il consolidato legame che ci unisce alla città, soprattutto per la sensibilità e l’attenzione mostrate sempre dell’Amministrazione comunale, quest’anno si è rafforzato, in virtù di uno sforzo organizzativo e logistico senza uguali. E’ nostra intenzione mantenere questa unione anche in futuro, sempre che rimangano intatte le condizioni finora incontrate”.

Sono state circa 5.000, le presenza registrate nei 15 giorni della manifestazione, a cui va aggiunto il picco delle oltre 1.200 persone che hanno partecipato all’ineguagliabile nottata di “Civita in Jazz”,  con Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite e tutte le altre star del Tuscia in Jazz che si sono alternate nella magica piazza S. Donato.

Più di 250 sono state le presenze fisse a Bagnoregio, nelle due settimane del festival, tra corsisti, docenti e personale degli staff, per un totale di migliaia di giornate di occupazione delle strutture ricettive, che hanno potuto contenere a fatica la richiesta di ospitalità.

“Era questo che intendevamo, quando parlavamo di investire sulla cultura e sulle risorse di cui disponiamo, per lo sviluppo del territorio – aggiunge il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti – vedere la città piena e vitale è stata una gioia. Sapere che queste presenze si traducono in indotto e legittimi guadagni per i nostri concittadini è un obiettivo raggiunto. Nonostante qualche meschino tentativo di boicottaggio, subito annullato, Bagnoregio e i bagnoresi hanno risposto alla grande. Sono grato, a questo proposito, alla mia Amministrazione, agli operatori commerciali, alla Pro-loco, alla Protezione Civile, che si è sobbarcata il difficile compito di regolare gli afflussi della Notte in Jazz, alle Forze dell’Ordine, ai cittadini, e a tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di un evento lungo 15 giorni. E’ nostra intenzione proseguire su questa strada e, se i bagnoresi lo vorranno, riportare il prossimo anno il Tuscia in Jazz Festival a Bagnoregio, se possibile con ancora maggior entusiasmo e con ancora più ferma convinzione”.

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